Libri: interdisciplinarietà - Books: interdisciplinary topics

 

 

 
 
L'uomo e la scienza neI Magistero di Giovanni Paolo II 
Piemme, Casale Monferrato 1987

 

 
 
 
 
Il problema della scienza e il problema della tecnica, per la centralità che queste dimensioni occupano nella civiltà moderna e contemporanea, per le connessioni con i grandi temi della cultura, della verità e del progresso della condizione umana, sono frequentemente presenti negli interventi del Papa, un numero di volte superiore a quanto non ci si aspetterebbe; non solo ma sono numerosi gli interventi dedicati esclusivamente o prevalentemente a questioni inerenti la scienza, la tecnica e le loro implicazioni nella vita dell'uomo. Perciò è sembrato opportuno, oltre che interessante, dedicare un breve studio specificamente agli interventi di Giovanni Paolo II sul problema della scienza. Nel condurre questa indagine è risaltato un metodo di affronto del problema proprio del pontefice, che ha radici nella cultura filosofica e teologica dello studioso Karol Woityla, una originalità di :approccio che estende con continuità il modo di procedere con cui egli ha condotto le sue indagini nel campo dell'antropologia e dell'etica e suggerisce una direzione per nuove ricerche.
 
 
Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d'Aquino e le scienze della complessità 
in collaborazione con F. Bertelè,
A. Olmi e A. Salucci 
Il Poligrafo, Padova 1999
Presentazione di Giulio Giorello
 
 
 
 
Questo libro è dedicato a due parole — analogia e astrazione — che identificano due tra le più rilevanti tematiche concernenti il pensiero filosofico e scientifico. 
Sono due parole antiche che hanno conosciuto il loro massimo splendore durante il tanto vituperato Medio Evo, ma che da qualche anno stanno ricomparendo negli studi scientifici più avanati.
Che gli scienziati si stiano avviando, proprio in forza delle loro ricerche, verso la riscoperta delle questioni metafisiche e gnoseologiche più antiche e fondamentali e cerchino di proporne un affronto rigoroso dal punto di vista delle scienze odierne? 
Sembra proprio di sì: dall'epoca dei teoremi di Gödel in avanti la logica prima e l'informatica poi hanno aperto questa porta fino a prima nascosta che collega le questioni più antiche della metafisica e della logica a quelle più recenti della scienza. Attraverso questa porta si stanno avventurando ormai anche tutte le altre discipline scientifiche: il problema del non lineare in matematica e in fisica, la complessità in fisica, chimica, biologia, nelle scienze economiche e sociali. 
È sembrato molto interessante agli autori di questo libro tentare alcuni confronti tra l'antico e il recentissimo, in particolare tra la formulazione aristotelico-tomista e quella scientifica connessa con tali problematiche. Il mio contributo cerca di evidenziare alcune tematiche delle recenti ricerche scientifiche che svelano questioni e linee di soluzione che si possono ben raffrontare alle concezioni classiche dell' analogia e dell' astrazione. 
 
 
Le scienze e la pienezza
della razionalità
Cantagalli, Siena 2003
 
 
 
 
 
L’idea guida di questo veloce percorso attraverso le vie della razionalità è quella di mettersi alla “scuola di metodo” dell’enciclica Fides et ratio, nell’intento di riapprendere il modo sano del pensare (ratio) in vista di un modo sano del credere (fides), passando attraverso il confronto con il pensiero scientifico, la valutazione del cammino che esso ha compiuto e le istanze che oggi manifesta. Da un lato si tratta di una prospettiva didattica che suggerisce un inquadramento nuovo del problema epistemologico che va ben oltre i consueti, e ormai anche noiosi, luoghi comuni e, dall’altro, di una proposta di ricerca filosoficamente e scientificamente suggestiva. E proprio in un momento in cui emergono sul terreno delle scienze le domande decisive sui loro fondamenti.
The Sciences and
the Fullness of Rationality
Davies Group, Aurora (CO) 2010

 

 

 

 
The guiding idea of this quick trip through the paths of rationality is to place ourselves under the tutelage of the Encyclical Fides et Ratio's methodology. This will allow us to return to a healthy manner of thinking (ratio), and foster a healthy way of believing (fides). This will lead to a confrontation with scientific thought and the evaluation of the path it has followed and of the research it has led to today. One the one hand, we are dealing with a didactic perspective, which suggests a new approach to the epistemological problem, one that goes far beyond the usual, not to mention tiresome, popular prejudices. On the other hand, we are dealing with a research proposal that I believe to be philosophically and scientifically interesting. If, in the first Christian centuries, the cultural work believers faced (and some authors and schools of thought knew how to do it very well!) was that of confronting Greek philosophy and Roman law, which were presented as both theoretical and practical models of rationality, is it not true that Christians today must face the scientific model on an objective plane? And precisely at a time in which decisive questions about its foundations are emerging?
 
Analogia e autoreferenza
In collaborazione con F. D'Agostini,
A. Cevolini, G. Basti,
C.A. Testi, S. Parenti
Marietti 1820, Genova-Milano 2004
 

Indice

 
La chiave di volta di tutto il pensiero classico e medioevale, soprattutto nella prospettiva della grandiosa sintesi aristoelico-tomista, è l’analogia. Il pensiero moderno ha cercato di rimuoverla sostituendola con la dialettica e l’univocità, incappando, però nell’autoreferenza, spesso apportatrice di contraddizioni e paradossi (in ambito scientifico basti ricordare i parodossi della teoria degli insiemi e della logica delle proposizioni). Con l’avvento della teoria della complessità, con i suoi livelli gerarchizzzati insiti nella struttura talvolta addirittura autosimilare dei suoi oggetti, la questione dell’analogia sembra riproporsi ora in una nuova veste scientifica moderna. Manca, tuttavia, a tutt’oggi una trattazione dell’analogia all’interno dell’approccio scientifico e un confronto tra analogia e autoreferenza, che chiarisca i termini con un approccio e un linguaggio adeguato alle nostre scienze. In questo volume vengono raccolti diversi saggi di autori che si sono dedicati allo studio di questi temi, lavorando in gruppo per alcuni anni. Il volume è impreziosito dalla traduzione, da me curata, dell’articolo del grande logico polacco, contemporaneo Joseph Bochenski, On Analogy, finora disponbiile solo in lingua non italiana.
 
 
I fondamenti logici e ontologici delle scienze. Analogia e causalità
 
In collaborazione con
L. Tampellini,  G. Tanzella-Nitti, S. Parenti, C.A. Testi
Cantagalli, Siena 2006
 
 
 
 
 
Questo libro rappresenta una tappa significativa del percorso di ricerca interdisciplinare sui fondamenti delle scienze, messo in opera da un gruppo di studiosi di diverse discipline (scientifiche, filosofiche e teologiche) frutto di una collaborazione tra l’Istituto “Veritatis Splendor” di Bologna (www.veritatis-splendor.it) e l’Istituto filosofico di studi tomistici di Modena (www.istitutotomistico.it), sotto la direzione di  G. Tanzella-Nitti e mia. Esso offre un percorso “storico e trasversale” che mostra i collegamenti che si possono stabilire tra autori di epoche diverse, attraverso una certa comunanza di problematiche, le quali si dimostrano quindi come trasversali rispetto al tempo.
Il mio contributo, cerca di offrire una panoramica sulle aperture in senso ontologico sia da parte delle scienze della natura che da parte delle scienze logico-matematiche in relazione al problema della causalità e più in generale dei loro fondamenti.

Il problema dei fondamenti 
da Aristotele a Tommaso d'Aquino
all'ontologia formale

In collaborazione con
G. Basti, O.L. Carpi, W. Cavini,
C. Cellucci, G. Cevolani,
A. Cevolini, N. Ciprotti,
S. Parenti, C.A. Testi

Cantagalli, Siena 2007


Indice

 
 
 
 
 
Questo libro rappresenta la terza tappa di un progetto di ricerca sui Fondamenti logici e ontologici delle scienze, condotto da un gruppo di studiosi di area scientifica e filosofica nell’ambito dell’Istituto “Veritatis Splendor” di Bologna (www.veritatis-splendor.it) in collaborazione con l’Istituto filosofico di studi tomistici di Modena (www.istitutotomistico.it), sotto la direzione di  G. Tanzella-Nitti e A. Strumia. Esso segue la pubblicazione dei due precedenti volumi Analogia e autoreferenza (Genova-Milano, 2004, a cura di G. Basti e C.A. Testi) e I fondamenti logici e ontologici delle scienze. Analogia e causalità (Siena 2006, a cura di A. Strumia).
Lo scopo è quello di perseguire, da un lato l’obiettivo di “ampliare” verso i suoi fondamenti metafisici, l’orizzonte scientifico orientandolo al superamento di un riduzionismo, ormai in larga misura giunto al suo capolinea; dall’altro quello di tentare una formalizzazione di un impianto logico-metafisico che si rifaccia all’impostazione aristotelico-tomista, offrendo una prospettiva rigorosa per la filosofia e quindi anche per la stessa teologia.
Il mio contributo, intitolato “Una proposta di modellizzazione della causalità”, ricorre al formalismo della teoria degli insiemi per proporre una di modellizzazione della causalità, prendendo le mosse da alcuni testi tomisti.

 

 
 
Il problema dei fondamenti
Un'avventurosa navigazione dagli insiemi agli entipassando per Gödel e Tommaso d'Aquino
Cantagalli, Siena 2009
 
 
 
 
 
Al giorno d’oggi la interdisciplinarità è divenuta di moda, ma non sempre risulta chiaro che cosa si debba intendere con questo termine, né come un lavoro interdisciplinare possa essere svolto con profitto. La prospettiva interdisciplinare diviene poi più delicata, ma anche più attraente, quando il dialogo non è condotto soltanto fra diverse discipline scientifiche, come ad esempio la matematica, la fisica o la biologia, ma si spinge a coinvolgere, partendo dalle scienze, la stessa filosofia e, per certi versi, anche la riflessione teologica. La metodologia che il lettore incontrerà in questo Avvio al lavoro interdisciplinare non si identifica con una semplice messa a confronto dei contenuti di diverse discipline, né esprime, tantomeno, la “somma” delle conoscenze delle diverse scienze a proposito di uno stesso oggetto. Si tratta, piuttosto, di una interdisciplinarità intenzionalmente affrontata nel quadro di una “unità del sapere”. Le diverse discipline operano una comune riflessione sui fondamenti del proprio conoscere e sulle modalità (razionali, analogiche, simboliche, estetiche) con cui tale conoscere si esprime, rendendo possibile il loro dialogo senza equivoci o facili concordismi. Un dialogo che consente anche alla teologia di offrire il proprio contributo, mediante una più profonda lettura della realtà, anche di quella fisica, alla luce dei contenuti della Rivelazione cristiana.
 
 
The Problem of Foundations
An Adventurous Navigation from Sets to Entities
From Gödel to Thomas Aquinas
Createspace, Charleston (SC) 2012
 
 
 
Analogy was foreseen by Gödel when he introduced the distinction between “proper” and “improper” classes, and by Russell with his theory of “types” and the notion of “systematic ambiguity”. In fact, the latter notions and theories allow everyone to distinguish among several different ways of existence of entities. In particular, thanks to analogy, one is able to distinguish between a “real” existence and an “intentional” existence, the former underlying the latter. What is in our mind and cognition exists according to a different way of being with respect to what is outside, in the external (extra-mental) real world.
Certainly the search for foundations is not a mere aesthetic question, purely philosophical, or a puzzle to waste time. Nowadays what happens in our contemporary world shows with evidence that we need objective foundations, acceptable by everybody, to establish the rights and duties of a human person, the rules of a civil society and the relationship between nations. If everything is arbitrary and questionable both human and social life become, finally, not livable, and even democracy ends up being ultimately impossible. In today’s world a tight link between objective truth and human life livableness, metaphysics/anthropology and ethics, ethics and right, can be especially experienced even before theoretically conceived.
 

Scienza e teologia a confronto. Aspetti epistemologici e fondazionali, Fede e Cultura, Verona 2014

 
 
 
 
 
Il rapporto tra scienza e fede, o più propriamente tra scienza e teologia, non può assolutamente mancare nella formazione di un sacerdote, così come in quella di un laico che intraprenda seriamente gli studi teologici. Sarebbe quanto mai pericoloso e superficiale assorbire le solite idee basate su luoghi comuni che non corrispondono in alcun modo né a una visione teologica autenticamente cattolica, né (ormai da parecchio tempo) a una concezione autentica della scienza. La contrapposizione tra fede e ragione, tra teologia e scienza, è basata su un’ideologia e non corrisponde alla reale natura né della fede né della ragione, tantomeno di una seria teologia o della scienza odierna. Un sacerdote o un laico che accosti seriamente la teologia non può ignorare questa situazione, se non vuole rischiare di falsare la propria comprensione delle discipline che studia e della realtà dell’oggetto della propria conoscenza razionale e di fede, e se non vuole rischiare di rendersi, anche involontariamente, complice di errori nella trasmissione della dottrina cristiana e del Magistero della Chiesa. Il volume vuole far emergere tutto questo in una forma utile per vivere, per aiutare a ragionare per meglio credere, a giudicare il momento storico in cui siamo immersi, per fare scienza, filosofia e teologia secondo un’armonica unità del sapere.
 
 

Scienze, filosofia e teologia. Avvio al lavoro interdisciplinare

in collaborazionecon G. Tanzella-Nitti

SISRI, Roma 2014

 

 

 

C’è un  legame  indissolubile  tra  verità  e  vivibilità  della  società  degli uomini,  tra  metafisica/antropologia  ed  etica,  tra  etica  e  diritto,  che  si  tocca  con  mano  –  prima  ancora  che  con  la  filosofia  –  nel  nostro  mondo  di  oggi.  Solo  un  accanimento  ideologico  può  impedire  di  accorgersene  e,  quindi,  di  impegnarsi  in  un  serio  lavoro  di  ricerca  sui  fondamenti,  a  partire  dalle  domande  delle  nostre  scienze  messe  a  confronto  con  i  risultati  della  logica  e  della  metafisica  delle  grandi  sintesi  del  pensiero  cristiano  che  hanno,  di  fatto,  reso  possibile  proprio  lo  sviluppo  di  quelle  stesse  scienze.    Questo  libro,  vuole  essere  un  tentativo  compiuto  in  questa  direzione.    «Una  grande  sfida  che  ci  aspetta  (…)  è  quella  di  saper  compiere  il  passaggio,  tanto  necessario  quanto  urgente,  dal  fenomeno  al  fondamento»  (Fides  et  ratio,  n.  83).